mercoledì 15 luglio 2009

Riflessioni di un investigatore

"Anche se non ci ho capito un cazzo, in confronto a questi due, Raymond, in quanto a fantasia, era un dilettante!" pensò Philip dopo avere sfogliato la Trilogia.
"Pistole poche, sesso ancora di meno... a chi può interessare una storia di questo genere? Speravo di avere il mio solito ruolo ma qui mi sembra di essere retrocesso in una squadra di provincia... in ogni caso meglio che niente!"
"Bei tempi quando lavavo la biancheria sporca degli altri, quando il pericolo più grande era la bocca della figlia del Generale Sternwood... e quando nulla diceva addio meglio di una pallottola!"
Quesi tempi erano ormai passati e nemmeno Marlowe poteva tornare indietro.

"Se non mi dò da fare io, di questa storia ne venderanno sì e no una mezza dozzina di copie."

Fu allora che decise di leggere anche i primi capitoli della storia in cui era piombato (e già che c'era sbirciò, violando le sue regole di correttezza, anche tra i successivi, per sapere cosa gli avrebbe il suo futuro) e cominciò a capire parte della verità. I due autori erano completamente rincoglioniti, strafatti o del tutto ubriachi. Questa fu la sua prima deduzione ma sapendo che la deduzione spesso è la madre di tutte le cazzate decise di accettare l'incarico.

"25 dollari al giorno più le spese... e il 10% dei diritti d'autore della storia che scriverete"
"25 dollari? Sono passati cinquant'anni!"
"Possiamo aumentare ma non chiedo mai più di 40! e poi non ho ancora deciso se mi andate a genio."
"Va bene 40, pensi tu a darglierli, Klaus?"
"E perchè io?"
"Sei più giovane di me oppure mi sbaglio?"
"E questo cosa c'entra?"

"Volete darci un taglio?"
"Philip, vuoi farti i cazzi tuoi?"
"Non stavamo parlando di questo?... Ci capite qualcosa, voi?" disse Philip volgendosi verso gli spettatori.

Nessun commento:

Posta un commento