venerdì 19 giugno 2009
Greta
La piccola Austin Healey-Sprite color malva sfrecciava per i viali pieni di fogliame. Non era mai stata nello Yorkshire. Le sembrava un posto di vecchi. A soli ventinove anni Greta Shalikan, dopo una laurea a Cambridge e un paio di medaglie nella nazionale di atletica leggera, era stata ballerina classica, top model, pornostar, arredatrice di yatch e art director in un'agenzia pubblicitaria.
Alcuni sostenevano che avesse le gambe più belle d'Europa, altri giuravano che fosse in grado di procurare un'erezione a cento metri di distanza. Per tre anni aveva vinto il Vip Contest Award come "Donna più desiderabile del mondo".
Era stata la fidanzata di un calciatore, poi di un tennista e infine di un pilota. Quantunque fosse sulla scena da soli cinque anni aveva fatto almeno cinquanta calendari. Momentaneamente era senza lavoro, e per mantenere il suo tenore di vita faceva l'amante di un ricco siberiano, in attesa di tempi migliori per lei, o di tempi peggiori per lui.
Di padre circasso e madre danese, la giovane donna era cresciuta a Londra, ospite di una vecchia zia esperta in arti esoteriche, veggente e spesso impegolata con l'alta società inglese.
Era stata proprio la zia - Madame, si faceva chiamare - a segnalarla a Colui.
"La ragazza ha talento per ogni cosa, due grandi tette e una coscienza molto piccola" aveva detto Madame facendo l'occhiolino a Colui.
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