venerdì 26 giugno 2009

Rogozin, il ricco siberiano

La migliore suite dell'Hotel Kupechesky di Krasnojarsk, nella Siberia centrale era da anni occupata da Rogozin, un ricco possidente locale, molto conosciuto per essere il bisnipote di colui che aveva fatto il primo prestito a Dostoevskij, 500 rubli d'argento. La ricchezza della sua famiglia, molto consistente, derivava da un florido commercio di pelli pregiate (prevalentemente volpi polari e zibellini) che era continuato anche durante la lunga parentesi del comunismo grazie alla grande distanza da Mosca e sonore tangenti ai funzionari locali; grandi allevamenti di ovini e di suini avevano fatto il resto. Gas e di petrolio, di cui era molto ricca la zona, non lo avevano mai interessato e questo gli aveva permesso di evitare il rischio di finire avvelenato col plutonio o di essere ammazzato nel corso di una finta rapina. Era ricco, non ricchissimo, e si accontentava di quello che aveva, una vera eccezione nella ex unione sovietica.
Tutto nella sua vita era filato liscio finchè non decise di acquistare una nuova barca e di affidare l'incarico di arredarla ad una splendida poliedrica ragazza, Greta Shali-Kan, scelta per il suo nome di famiglia... composto dai nomi di una città cecena e di un affluente del grande fiume Yenisei che passava vicino al suo albergo... Una scelta del tutto casuale che cambiò la sua vita.
Appena la vide cercò di acquistarla, alzò l'offerta più volte ma Greta continuò a rifiutare la proposta anche mentre, pochi minuti dopo il suo arrivo, stavano scopando su un antichissimo Pazyryk, ritrovato nel 1947 al confine tra la Siberia e la Mongolia, sui monti Altai, in un tumulo kurgan apparternuto ad un capo sciita.
Come tutti quelli che l'avevano conosciuta (salvo la nota eccezione costituita dal nostro eroe) Rogozin si innamorò di lei che colse al volo l'occasione di assicurarsi un futuro anche in tempi di vacche magre divenendo formalmente la sua amante, non in esclusiva. Fu così che potè contare su un appartamento dalle ampie vetrate in High Street Kensington e su un cospicuo vitalizio che sarebbe aumentato se avesse rinunciato all'ultima clausola.

In teoria Rogozin avrebbe poco a che fare con la nostra storia se dietro il tentato rapimento di Greta al Lisboa Hotel non ci fosse stato il suo zampino.

"Ora hai capito?" dopo avere raccontato questa storia chiese Winnie a Carne, dandogli sbadatamente del tu.
"Come mai Winnie mi da del tu?" pensò Carne, tollerando comunque questo eccesso di confidenza grazie al profondo affetto che lo legava al vecchio.

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