martedì 30 giugno 2009

Incontro a sorpresa....

Jason era alla guida di una Opel Astra noleggiata all'aeroporto Pleso di Zagabria. Superata Karlovac (in direzione di Plitvice) raggiunsero Slunj, la famosa città dei Frangipani (non si tratta di piantagioni di plumeria ma dell'antica famiglia dei Frankopans) la superarono e, poco prima di raggiungere Rakovica, furono bloccati da due Hummer H1 corazzati, neri con i vetri scuri... mezzi abituali della CIA.
"Perchè questo imprevisto, proprio ora?" disse Jason imprecando.
"Qualcun altro sapeva di Plitvice?"
"E tu cosa ne sai?"
"Cosa dovrei sapere?"
"E allora perchè ne hai parlato?"
"Non sei tu che hai detto dove dovevamo andare?"
"Continuerai a lungo a fare domande?"
"E tu eviterai a lungo di darmi risposte?"
"Hai frequentato a lungo i due vecchi?"
"Perchè?"
"Sai come si concludono questi dialoghi?"
"Sì"

La Opel era circondata da sette uomini in tenuta standard, abito completo grigio, camicia bianca, cravatta scura, occhiali scuri, tutti armati. Con molta pazienza stavano aspettando che i due occupanti dell'auto terminassero il loro battibecco.

Quando subentrò il silenzio dal secondo Hummer scese un altro uomo. Non lo riconobbero subito ma lo fecero quando si abbassò, picchiando con le nocche sul parabrezza. Era, o somigliava moltissimo, il lift del Lisboa Hotel di Macao.

"Cosa è tutta questa storia? Cosa volete da noi?"
"Provate ad indovinare. Vi suggerisco di indovinare bene e in fretta, non avete molte alternative."
"Cosa cazzo vogliono da noi?" chiese Jason.
"Se non lo sai tu cosa vuoi ne sappia io?"
"Non ricominciare con le domande!"
"Allora ti rispondo: non lo so!"
"Non avete molto tempo."
"Lei ci sembra molto scortese" azzardò Carnet che non possedeva l'intuito di suo fratello.
"Scortese io? ma le pare!" disse il lift estraendo Carnet dal finestrino e mollandogli un sonoro ceffone.

Fu così che Carnet decise che era meglio cominciare a parlare. Descrisse minuziosamente la missione affidatagli dai due vecchi, il suo viaggio a Macao, la marca dello champagne bevuto sull'aereo, la scarsa qualità del bagno schiuma dell'hotel... dettagli inutili questi ultimi che avevano però la funzione di fare apparire il tutto come vero.
"Stai dicendo la verità ma non mi basta. Io voglio tutta la verità!"
"Ma ho detto tutto!"
"Tutto tranne una cosa..."
"Cazzo, questo sa della pietra!" pensò Carnet
"Quale cosa?" disse invece.
"Smettiamola con questo giochino altrimenti qui si fa notte. Ora ti faccio la domanda e tu dovrai rispondere: DOVE E' PEGGY?"

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