venerdì 24 luglio 2009

La sospensione dell'incredulità

"Cazzo, ho appena eliminato due personaggi per tornare al cast originale e tu ne fai comparire degli altri!"
"La madre di Novantasei serve perchè altrimenti Novantasei ritorna ad essere solo un numero"
"Ammesso che tu abbia ragione potevi fare a meno di darle un nome e un cognome, di parlare di lei per mezzo capitolo... Ora, con un nome e un cognome, l'hai fatta diventare un personaggio. Poi le hai fatto fare un figlio che serve solo per giustificare il fatto che Jason ha lo script originale..."
"Quindi ho reso credibile ..."
"Da quando in qua questa storia deve essere credibile? Hai mai sentito parlare della sospensione dell'incredulità? E' un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte del lettore o dello spettatore, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un'opera di fantasia. Da quando hai cominciato a scrivere non hai fatto altro che ..."
"E quindi'"
"Quindi hai deciso che era necessario riportare le cose sul piano razionale. Tanto vale che ci mettiamo a scrivere un romanzo tradizionale... si tratta solo di scegliere il genere."
"Ci dobbiamo preparare ad una nuova vita solo perchè ho introdotto un paio di personaggi per giustificare il fatto che Jason ha lo script originale...?"
"Se devi dare una parvenza di credibilità a tutto quello che succede, che è successo e che succederà in questa storia tra poco dovremo introdurre un migliaio di nuovi personaggi... Prova a pensare cosa abbiamo dovuto fare nei dintorni dell'Eiger! Addirittura abbiamo dato vita a Wilfred, un falegname che si trombava la padrona della pensione... come se fosse importante il fatto che la vecchia si facesse dare qualche colpo da qualcuno!"
"Intanto si chiamava Wilfried e non Wilfred..."
"E poi, già che c'era, ce lo siamo tenuto per quattro capitoli, uno dei quali semi porno!"
"Già che c'era, perchè non utilizzarlo?"

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