giovedì 2 luglio 2009

Non c'è campo...

"Flack?"
"Ah, è lei, signore! La sento... malissimo"
"Che cazzo sta succedendo?"
"Scusi, non la sento! La richiamo perche ora..."
"Flack, ti faccio ammazzare!"
"Certo..."
"Cosa hai fatto?"
"non... sono... è successo tutto così...
è bastato un piccolo miraggio in un mare di merda! Ci hanno creduto tutti! Basta promettere un guadagno facile e ci credono tutti! Quache buona idea, e qualche amico compiacente... tutto qua. Mi sente?"
"Vieni immediatamente nello Yorkshire a relazionarci, conti alla mano"
"Non... la sento più, signore. Non c'è campo. Tuuuuuuuu."

Flack sentiva benissimo, ma non voleva rotture di coglioni. Era nell'idromassaggio del Lisboa con quattro prostitute di altissimo bordo: una biondina che sembrava la gemella di Jennifer Garner, una lentigginosa irlandese che era il ritratto vivente di Angie Everarth, una graziosa thailandese dai tratti somatici e fisici pressocchè identici a Shu Qi e una ashanti della Cote d'Ivoire che era la via di mezzo tra Naomi Campbell e Iman, la moglie di Bowie. Almeno dodici glacette di Petit Visir Hautvilliers del 76 e una cassa di ostriche erano sul tappeto insieme a diversi vassoi di tartine e vole-au-vent con mousse di aragosta e caviale del baltico. Lo stereo trasmetteva Visible Word di Jan Garbarek. Nel monitor un porno lesbian senza audio, ma molto elegante. Un delicato incensino Sandalwood e Zenzero copriva appena il fumo di un soffice libano rouge arrotolato in una OCB extralight slowfire che gli pendeva tra le labbra, lasciando ogni tanto cadere un po' di cenere che veniva subito dissolta nella tiepida turbolenza della Jacuzzi. Fuori tuonava e diluviava, ma Flack in quel momento giudicava quel fortunale come qualcosa di assolutamente trascurabile. E se neanche una tempesta l'avrebbe turbato, nessuno, neanche Grande Merda, in quel momento poteva rompergli i coglioni. Dopo una vita passata a farsi le seghe pensando alla segretaria o alla vicina di casa, dopo una vita di hamburger del McDonald's a mezzogiorno e di sofficini di pesce Findus alla sera, dopo una vita vissuta in un bilocale di Voghera con un conto in banca del colore del bitter campari, quella notte nessuno, proprio nessuno al mondo poteva rompergli i coglioni.

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